Appunti di cucina e...... peccati di gola di un livornese DOCG (Denominazione di origine controllata e garantita) - STG (Specialità tradizionale garantita) esiliato a Varese
Il mio ricettario
Dedicato alle buone forchette e a chi è convinto che a tavola non si invecchi mai !!!
Fate rosolare il porro tagliato a rondelle e il prezzemolo, unire i gamberi, farli saltare e toglierli dal tegame. Sbattere le uova con il sale pepe e il vino, unire i gamberi e il parmigiano. Versare tutto in una teglia da forno, rivestita di carta forno. Cuocere per 15 minuti circa a 220°, sfornare e tagliare a rombi, servire con insalatina, mista.
Pulire i calamari eliminando pelle, penna, intestini, occhi e becco in mezzo ai tentacoli, oppure potete anche usare quelli surgelati già puliti. Tagliate i sacchi a striscioline, lavate e asciugate. In un tegame rosolate 8 cucchiai di olio, 1 spicchio di aglio e se vi piace del peperoncino tritati. Prima che l'aglio prenda colore unite i calamari e dopo breve coloritura bagnate con il vino bianco. Appena evaporato il vino aggiungete i pomodori spezzettati, salate e cuocete a fuoco dolce per circa 10 minuti. Nel frattempo avrete lessato la bietola in acqua salata, strizzatela e saltatela in padella con olio e 2 spicchi di aglio. A questo punto eliminate dalla bietola gli spicchi di aglio, unitela ai calamari e aggiungere 2 tappi di aceto. Proseguite la cottura per altri 5 minuti a fuoco medio. A fine cottura aggiustate di sale, se necessario, e spolverate con pepe.
Aprire le acciughe dalla parte della pancia, eliminate la testa e la lisca lasciando uniti i due filetti per il dorso. Lavatele, asciugatele con un panno e mettetele in una pirofila unta con poco olio in un solo strato. Copritele con un trito di aglio, prezzemolo, sale e pepe e cospargetele con 8 cucchiai di olio e succo di limone. Mandate in forno caldo a 180° per circa 10 minuti.
In un tegame abbastanza ampio fate appassire la cipolla tritata finemente in 4 cucchiai di olio, aggiungete il trito di prezzemolo e l’aglio intero. Sgocciolate e sbriciolate il tonno, versatelo nel tegame,unite anche le due acciughe sotto sale deliscate .
Lasciate cuocere gli ingredienti un paio di minuti fino a che le acciughe non si saranno sciolte e il tutto risulterà amalgamato, quindi unite i funghi champignon tagliati a fettine e mescolate fino a quando non cominceranno a perdere la propria acqua.
Quando i funghi cominceranno ad essere morbidi unite i fagioli cannellini, saltate velocemente e sfumate il tutto con il mezzo bicchiere di vino bianco; lasciate evaporare ed aggiungete ora la passata di pomodoro. Fate cuocere una decina di minuti aggiustando di pepe e sale. Volendo, spolverizzate i rigatoni con prezzemolo tritato.
LA DIETA - Doppo che ho rinnegato pasta e pane, so' dieci giorni che nun calo, eppure resisto, soffro e seguito le cure..... me pare 'n anno e so' du' settimane. Nemmanco dormo più, le notti sane, pe' damme er conciabbocca a le torture, le passo a immagina' le svojature co' la lingua de fòra come un cane. Ma vale poi la pena de soffrì lontano da 'na tavola e 'na sedia pensanno che se deve da morì? Nun è pe' fa' er fanatico romano; però de fronte a 'sto campa' d'inedia, mejo morì co' la forchetta in mano! (Aldo Fabrizi)
MAGNA' e DORMI' - So' du' vizietti, me diceva nonno, che mai nessuno te li pò levà, perché so' necessari pe' campà sin dar momento che venimo ar monno. Er primo vizio provoca er seconno: er sonno mette fame e fà magnà, doppo magnato t'aripija sonno poi t'arzi, magni e torni a riposà. Insomma, la magnata e la dormita, massimamente in una certa età, so' l'uniche du' gioje de la vita. La sola differenza è questa qui: che pure si ciài sonno pòi magnà, ma si ciài fame mica pòi dormì. (Aldo Fabrizi)